- 9 Gennaio 2023
- Posted by: Marco Gavazzi
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Elisa è la nostra Product Manager Clamping systems.
Come spesso accade il viaggio parte da più lontano, in questo caso da una laurea in Economia della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo a Roma.
Dopo una serie di esperienze di studio e lavorative anche all’estero, in ruoli e contesti lontani da quello attuale, arriva in A+B Industrial Tools Company dove muove i suoi primi passi da buyer.
Nell’arco di 6 anni plasma la sua professionalità, così tanto da sentire a un certo punto la necessità di trovare nuovi stimoli, vivere altre esperienze per soddisfare quell’ambizione che l’avrebbe portata a crescere ulteriormente.
Dopo una breve pausa di riflessione Elisa sentiva la necessità di tornare protagonista, e il Gruppo ha deciso di investire su di lei assegnandole il ruolo di Product Manager. Del resto si sa: “si torna sempre dove si è stati bene”.
Elisa, quando sei rientrata in A+B?
Sono tornata nel 2019, dopo un breve periodo importante per la mia crescita personale e professionale, durante il quale mi sono messa alla prova relazionandomi con circostanze diverse da quelle che conoscevo e consideravo come “Casa”.
Tornare in A+B è stato incredibile! L’affetto e la stima con cui sono stata accolta è qualcosa che mi ha dato grande carica per riprendere il mio percorso all’interno del Gruppo, forte delle solide basi professionali ed umane acquisite precedentemente e dei nuovi stimoli dettati da un progetto ed un ruolo differenti. Una strada tutta da costruire, molto impegnativa ma proprio per questo motivante!
Sei rientrata in veste di PM. Hai notato delle differenze?
In qualche modo credo che questa fosse la logica conseguenza della mia crescita lavorativa, quello per cui mi ero impegnata a fondo: mi sentivo pronta.
I primi anni del mio percorso avvertivo inconsciamente un bisogno impellente di correre, recuperare laddove vi erano delle lacune e tappare i buchi. Avendo avuto una formazione totalmente diversa, per compensare ho dovuto studiare davvero tanto e oggi, in veste di PM, sento ancor di più la necessità di farlo. In questo settore, così come in tanti altri, non si finisce mai di imparare e se si ambisce ad essere un riferimento è d’obbligo un livello di preparazione eccellente.
La tua necessità di correre e voler recuperare terreno è stata dettata in qualche modo dal fatto di essere una donna in mezzo a tanti uomini a tuo avviso?
In totale onestà ti dico che inizialmente mi sono sentita in difficoltà. Non perché fossi una donna in mezzo a tanti uomini, ma semplicemente perché il loro livello di preparazione era molto più alto del mio. Partendo da zero, soprattutto da un punto di vista tecnico, mi sentivo come un foglio bianco su cui poter iniziare a scrivere un lungo romanzo.
Sicuramente nel corso degli anni avrò incontrato lungo il mio cammino qualcuno che avrà preso poco sul serio la mia professionalità per via di un pregiudizio iniziale. Quello che posso dire è che A+B mi ha sempre fornito tutti gli strumenti per poter emergere, al punto tale da far ricredere anche chi inizialmente mi aveva ritenuta poco credibile.
Personalmente vivo con orgoglio e sicurezza la mia “femminilità” in un contesto per lo più maschile e non provo disagio nel poter essere considerata una mosca bianca nel settore. Credo che la cosa fondamentale dal punto di vista professionale sia dare il proprio massimo, e in questo senso la differenza di genere non fa alcuna differenza.
Amo essere mamma oltre che donna, ed amo il mio lavoro: ad oggi mi ritengo fortunata perché ho la possibilità di realizzarmi in entrambe le cose, grazie ad un’azienda che mi ha dato fiducia e supporto.
L’obiettivo, soprattutto nel nostro settore, è che questa diventi la normalità e non una conquista.